Nel giro di un breve periodo di tempo, con l'affermarsi della cultura latina, la lingua greca cadde in disuso e venne presto dimenticata. Le credenze dei Greci vennero però riproposte dagli autori latini. A proposito dei mostri il testo più importante diviene l'opera di Plinio il Vecchio (23-79 d.C.), autore di una
Naturalis Historia di 37 volumi, compilata attraverso la consultazione di circa cinquecento autori, che rappresenta una sintesi delle conoscenze dell'epoca. L'opera è piuttosto disorganica e poco speculativa e, naturalmente, tutte le antiche leggende sulle meraviglie dell'India vengono riprese.
(AZ)
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