Nembro è un immenso gigante |
![]() (LB) Letture: Dall'Inferno di Dante, XXXI, 58-81 La faccia sua mi parea lunga e grossa come la pina di San Pietro a Roma, 60 e a sua proporzione eran l'altre ossa; sì che la ripa, ch'era perizoma dal mezzo in giù, ne mostrava ben tanto 63 di sovra, che di giugnere a la chioma tre Frison s'averien dato mal vanto; però ch'i' ne vedea trenta gran palmi 66 dal loco in giù dov'omo affibbia 'l manto. "Raphèl maì amècche zabì almi", cominciò a gridar la fiera bocca, 69 cui non si convenia più dolci salmi. E 'l duca mio ver' lui: "Anima sciocca, tienti col corno, e con quel ti disfoga 72 quand' ira o altra passïon ti tocca! Cércati al collo, e troverai la soga che 'l tien legato, o anima confusa, 75 e vedi lui che 'l gran petto ti doga". Poi disse a me: "Elli stessi s'accusa; questi è Nembrotto per lo cui mal coto 78 pur un linguaggio nel mondo non s'usa. Lasciànlo stare e non parliamo a vòto; ché così è a lui ciascun linguaggio 81 come 'l suo, ad altrui, ch'a nullo è noto". |
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