Il dio Pan |
![]() Il mostro, nel significato originario, è l'apparire, il manifestarsi, il mostrarsi improvviso di qualcosa di straordinario, di divino, che viola la natura e che è un ammonimento e un avvertimento per l'uomo. Il presagio suscita un senso di meraviglia e di stupore e può essere fasto o nefasto, generando perciò rassicurazione o spavento. (AZ) Il monstrum dei Romani Marco Tullio Cicerone, tra le ragioni che dimostrano l'esistenza degli dei include gli eventi terrificanti; tra questi "la nascita di mostri umani e animaleschi in contrasto con l'ordine naturale" (Sulla natura degli dei). Virgilio, ne L'Eneide descrive un fatto prodigioso: un ramo da cui sgorga sangue. Il fenomeno viene definito con il termine monstrum. [...] Era nel lito Un picciol monticello, a cui sorgea Di mirti in su la cima e di corgnali Una folta selvetta. In questa entrando, Per di fronte velare i sacri altari, Mentre de' suoi più teneri e più verdi Arbusti or questo, or quel diramo e svelgo Orribile a veder stupendo a dire, M'apparve un mostro, chè divelto il primo Da le prime radici, uscir di sangue Luride gocce, e ne fu il suolo asperso. Ghiado mi strinse il core; orror mi scosse Le membra tutte, e di paura il sangue Mi si rapprese. [...] Eneide, III, 38-51, trad. Annibal Caro |
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