L'Enciclopedia dei Mostri: AB, CDE, FG, HIJKL, MNO, PQRS, TUVWXYZ
Scegli una sezione: Etimologia - Scienza - Letteratura - Cinema - Cronaca - Arte

I MOSTRI NELL'ARTE FIGURATIVA: 
L'epoca moderna 

Particolare di Crono divora i suoi figli, Goya
Gli elementi bizzarri e favolosi, soprattutto legati alle decorazioni, agli stucchi, alle volute e alle cornici si ritrovano anche nel '600 e nel '700 in opere barocche e rococò, mentre, nell'arte neoclassica, i mostri, quando compaiono, ritornano ad essere ispirati ai temi mitici, soprattutto cavalli e leoni alati.

Nell'Ottocento l'arte e in particolare la pittura romantica, in polemica con il neoclassicismo e con la definizione di un ideale del bello si propone di dare libero sfogo alla creazione individuale e all'emotività.
In questo contesto compaiono temi talvolta angoscianti: in molte opere si assiste, se non proprio alla presenza di mostri come protagonisti, a un trionfo dell'orrore dove le atmosfere cupe prevalgono.
Si può citare, per far soltanto un esempio, Johann Heinrich Fussli (1741-1825) uno dei primi artistici romantici, scrittore e pittore, che fu attratto da temi onirici e fantastici e diede vita a una produzione di visioni misteriose e inquietanti come Incubo (1781). O ancora si può ricordare il Goya (1746-1828) della maturità, quando dopo un periodo di crisi interiore, tra il 1790 e il 1810, scopre e descrive la tragica assurdità del mondo e gli orrori della guerra, segnando il passaggio dal reale all'irrazionale e al mostruoso. Successivamente, il mostruoso, l'enigma e il simbolo diventano sempre più ricorrenti assumendo un significato universale (Crono divora i suoi figli, Le Parche, Visione fantastica, Rissa a bastonate).

Sul finire dell'800 anche l'espressionismo tedesco, in contrasto con la corrente impressionista, vuole dare della realtà una deformazione soggettivistica. Edvard Munch (1863-1944), per esempio, esprime attraverso la sua pittura la drammaticità della vita e i mostri della psiche (si veda L'urlo) e tra i temi ricorrenti c'è quello della morte. 

Nel Novecento vengono trasposte attraverso le opere d'arte l'orrore e le angosce delle guerre mondiali, mentre il surrealismo sembra esprimere le angosce dell'inconscio e le assurdità del mondo.
James Ensor, pittore belga (1860-1949) vicino al simbolismo, sembra quasi riprendere la pittura di Bosch dipingendo maschere, spettri, scheletri e demoni che popolano molti dei suoi quadri. E persino Picasso, esaurita l'esperienza cubista, approda al surrealismo e passa per il cosiddetto "periodo dei mostri", quando dipinge la Donna in riva al mare (1930), conservata al New York Museum of Modern Art, mentre, nel 1937, produce Guernica in cui sono immortalati gli orrori mostruosi della guerra.

Copyright (C) 2000 Linguaggio Globale - Zopper di Antonio Zoppetti