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Grandangolo | Il cibo: Ciò che ci unisce

Grandangolo | Il cibo: Ciò che ci unisce

La Redazione, 7 Maggio 202528 Giugno 2025

“Masticare e ingoiare il cibo per nutrirsi” Questa definizione generalmente accettata dal dizionario si riferisce all’aspetto puramente fisiologico del mangiare. Inevitabilmente riduttiva, non dice nulla di quanto questo atto quotidiano, plasmato da immaginari culturali, tabù e rappresentazioni sociali, sia al centro di diverse preoccupazioni cruciali.

La globalizzazione e l’espansione dell’industria alimentare dalla seconda metà del XX secolo hanno rivoluzionato le nostre abitudini alimentari. In molte società, queste abitudini sono passate dal consumo locale e stagionale all’uso diffuso di prodotti trasformati e importati. Questo cambiamento ha avuto conseguenze ambientali, i cui effetti si fanno sentire oggi più che mai. Ha anche un impatto sulla salute dei consumatori, in un contesto di crisi climatica, carestia e scarsità di cibo.

Ogni piatto, ogni ricetta, ogni ingrediente porta con sé i segni di un passato collettivo, testimoniando le influenze culturali lasciate in eredità dalla storia. La patata, il pomodoro, il mais e il cacao hanno attraversato l’Atlantico per attecchire in Europa, dove hanno rivoluzionato la cucina. Al contrario, gli europei hanno introdotto nuovi prodotti, come il grano, la canna da zucchero e gli agrumi, che hanno trasformato le abitudini di altri continenti.

Non sorprende, quindi, che molte tradizioni culinarie, a partire dalla Dieta mediterranea alla dieta mediterranea arte del “Pizzaiuolo” napoletano e conoscenze, saperi e pratiche relative alla produzione e al consumo del couscoussono inclusi nella Lista rappresentativa dell’UNESCO Rappresentativo dell’UNESCO del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dell’UNESCO, come mezzo per “creare società”, vivere insieme e alimentare il dialogo tra i popoli. La lavorazione della focacciaiscritta nel 2016 all’UNESCO da Azerbaigian, Iran, Kazakistan, Kirghizistan e Turchia, offre un ottimo esempio del ruolo sociale, culturale e simbolico che il cibo svolge nella vita quotidiana e in occasioni speciali, come matrimoni, nascite, funerali o preghiere.

Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei. La cucina parla di noi, delle nostre emozioni, dei nostri piaceri e dei nostri sogni. Già nel Lunyu, Confucio sottolineava che “Non ci si stanca mai di cibi deliziosi e saporiti” Qualche secolo dopo, il filosofo Gaston Bachelard affermava che “mangiare è (…) una festa per i sensi”. La cucina è un invito a un vero e proprio giro del mondo: la cena è servita!

Agnès Bardon
Capo redattore

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