Frankenstein di Whale (1931) |
![]() Nel libro il dottor Frankenstein ha scoperto il segreto che permette di dar vita alla materia. Così, utilizzando parti di vari corpi trafugati nei cimiteri e nelle camere mortuarie, riesce a creare un gigantesco essere vivente dotato di forza sovrumana. La creatura è provvista delle passioni e degli istinti animali, ma sembra priva di anima, di quella scintilla divina, cioè, che differenzia l'uomo dalla bestia. Inizialmente si rivela di indole mite, desiderosa di amore fisico, di affetto e simpatia, ma per il suo aspetto abominevole è evitata da tutti. Respinta dagli uomini, diviene conscia della propria deformità e comincia a covare un crescente rancore e odio verso gli altri. Per questo cerca di fare quanto più male possibile al suo creatore: prima ne uccide l'amico, poi il fratello e la sposa. Infine, cerca di eliminare anche il dottor Frankenstein che riesce però a scamparla. Il mostro, allora, fugge e si rifugia nelle terre disabitate dell'Artide dove viene raggiunto dal dottore che lo vuole uccidere. Sarà lo scienziato a rimanere ucciso, mentre il mostro fugge via. Dove? Il libro non lo dice, ma sembra proprio che la creatura, uscita dal libro, in seguito abbia preso vita in innumerevoli continuazioni, rifacimenti e adattamenti cinematografici che se da una parte ne hanno contaminato e snaturato lo spirito originario, dall'altra ne hanno sancito l'immortalità. Nel folklore Frankenstein è diventato il mostro e non il suo creatore (nel romanzo infatti la creatura non ha un nome), e il suo aspetto gigantesco e terrificante è stato immortalato nell'immaginario collettivo attraverso il grande schermo in modo molto preciso: il colore pallido verdastro, la fronte alta con cicatrice, i movimenti rallentati e difficoltosi, il ghigno innaturale di dolore. (AZ) |
Copyright (C) 2000 Linguaggio Globale - Zopper di Antonio Zoppetti |