Antico monile raffigurante un Minotauro |
![]() Dante lo incontra nell'Inferno, prima di entrare nel girone dei violenti. Il mostro qui rappresenta la rabbia (si morde da solo) e la violenza che trasformano l'uomo in animale. Virgilio lo scaccia invocando la volontà divina. (LB) Letture: dall'Inferno di Dante XII, 11-27 e 'n su la punta de la rotta lacca 12 l'infamïa di Creti era distesa che fu concetta ne la falsa vacca; e quando vide noi, sé stesso morse, 15 sì come quei cui l'ira dentro fiacca. Lo savio mio inver' lui gridò: "Forse tu credi che qui sia 'l duca d'Atene, 18 che sù nel mondo la morte ti porse? Pàrtiti, bestia, ché questi non vene ammaestrato da la tua sorella, 21 ma vassi per veder le vostre pene". Qual è quel toro che si slaccia in quella c'ha ricevuto già 'l colpo mortale, 24 che gir non sa, ma qua e là saltella, vid'io lo Minotauro far cotale; e quello accorto gridò: "Corri al varco; 27 mentre ch'e' 'nfuria, è buon che tu ti cale". |
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