Dioniso attraversa il mare, vaso del VI secolo a.C. |
Oltre alle creature deformi e ai mostri mitologici e letterari, i Greci ne avevano raccolti molti altri ai quali attribuivano una reale esistenza nelle terre lontane. Per essere precisi non è facile stabilire il confine tra i mostri mitologici e quelli a cui i Greci attribuivano un'esistenza reale, per molti versi questi due aspetti si sovrappongono. L'origine del mito è quella di spiegare la realtà - si pensi per esempio a tutta la filosofia di Platone - e per questo motivo i miti, come le religioni, hanno una portata reale. In una fase meno arcaica, i mostri mitologici vengono rintracciati attraverso i racconti dei viaggiatori nelle lontane regioni dell'India e nelle meravigliose terre d'Oriente. Tra questi, per esempio, i popoli di giganti, le popolazioni con un occhio solo al centro della fronte, l'ippogrifo e tutta una serie di personaggi che, scesi dall'Olimpo, hanno trovato una collocazione più esotica. L'India per i Greci diviene il luogo un po' confuso e indeterminato che ospita tutti gli eventi più strani e incredibili. La stessa collocazione geografica dell'India era molto vaga e imprecisa, comprendendo spesso anche le regioni africane. Non è il caso di stupirsi davanti all'approssimazione delle conoscenze geografiche dell'epoca: basti pensare che persino Cristoforo Colombo, molti secoli dopo, giunto nel Nuovo Continente, aveva creduto di aver raggiunto l'India. (AZ) |
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