Creature bizzarre |
![]() Isidoro include nella sua opera le deformazioni individuali, le razze mostruose e gli animali portentosi come l'unicorno - arricchito di elementi allegorici - anche se non spiega mai quali presagi si possano trarre dai singoli casi descritti. L'opera viene più volte copiata e riproposta tra l'VIII e il XIII secolo. Nel De Universo di Rabano Mauro (IX secolo), per esempio, il capitolo sui mostri è ripreso nei minimi dettagli, anche se vengono meno le interpretazioni allegoriche. Per tutto il Medioevo con i portenti si indicano non i prodotti dell'immaginazione e dell'arte, ma quei fenomeni mostruosi a cui si attribuisce una reale esistenza, spesso carichi di significati magici e religiosi. Essi rivestono una grande importanza e compaiono in tutti i compendi e le enciclopedie. (AZ) |
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