Giza: la piramide e la Sfinge egizia |
![]() Nell'antico Egitto era, in un primo tempo, la personificazione della forza e della potenza del faraone; col Nuovo Regno, invece, assunse il carattere di divinità solare. Nella mitologia classica la Sfinge è un mostro figlio di Echidna e Tifeo, o, secondo altre fonti, di Echidna e Ortro. L'aspetto è analogo a quello della sfinge egiziana, però, nel mito greco, è rappresentata, quasi sempre, con le ali. Viveva sopra una rupe vicina a Tebe, da dove proponeva ai passanti un enigma che suonava più o meno così: "Qual è quell'animale che al mattino cammina su quattro gambe, al pomeriggio su due e alla sera su tre?". La soluzione, oggi celeberrima, è l'uomo, naturalmente. Ma allora chiunque non fosse in grado di rispondere veniva ucciso dal mostro. I Tebani promisero la signoria della loro città a chiunque fosse stato in grado di sciogliere l'enigma, poiché, secondo l'oracolo, solo allora la sfinge sarebbe precipitata dalla rupe e sarebbe morta. L'indovinello fu risolto da Edipo, che liberò Tebe dal flagello e divenne signore della città. (MdR) |
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