L'Enciclopedia dei Mostri: AB, CDE, FG, HIJKL, MNO, PQRS, TUVWXYZ
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LA STORIA DE MOSTRI, DAL MITO ALLA SCIENZA: 
Diderot: perché nascono i mostri?

Denis Diderot
Il filosofo Denis Diderot (1713-1784), partendo dalle teorie scientifiche di Maupertuis e Buffon di cui si era avidamente nutrito, elaborava considerazioni filosofiche sulla natura cieca e il caso riprendendo la filosofia di Democrito e di Lucrezio in aperto contrasto con il creazionismo e la filosofia della provvidenza. Per il filosofo francese, la natura genera spontaneamente una grande quantità di mostri, non ha in sé nessun elemento provvidenziale. 

I mostri, tuttavia, non sono in grado di sopravvivere, muoiono, e perciò sembra che la natura sia perfetta, ma in realtà ciò è dovuto al fatto che sopravvivono soltanto gli individui dotati di una certa perfezione.

Diderot, come Maupertuis, spinge queste considerazioni in senso evoluzionistico sino a concepire l'idea di un prototipo di tutti gli animali. Buffon, al contrario, era stato più cauto e moderato, aveva escluso questa ipotesi limitandosi a parlare di un certo numero di specie originarie che si erano però degenerate, e cioè localmente modificate a causa del clima e dell'ambiente.

(AZ)


Letture: La natura cieca di Diderot

"Immaginate pure - fa dire Diderot al cieco Saunderson -, se volete, che l'ordine che vi colpisce sia sempre esistito; ma permettetemi di credere che non sia affatto così; se dovessimo risalire all'origine delle cose e del tempo [...], ci imbatteremmo in una moltitudine di esseri informi di contro a pochi già formati [...]. Chi ha detto a voi, a Leibniz, a Clarke e a Newton, che nei primi istanti della formazione degli animali, alcuni non fossero senza testa e senza piedi? Potrei anche sostenere che alcuni non avevano stomaco e altri mancavano di intestino; [...] che i mostri sono andati scomparendo grado a grado; che tutte le difettose combinazioni della materia si sono dissolte, e che sono rimaste soltanto quelle il cui meccanismo non comportava contraddizioni importanti e che potevano mantenersi da sé e riprodursi. [...] Se non fossero mai esistiti esseri informi, allora non vi esimereste dall'escluderne l'esistenza in avvenire e dall'affermare che io mi abbandono a ipotesi chimeriche; ma l'ordine universale non è così perfetto - continuò Saunderson - che di tanto in tanto non facciano la loro comparsa prodotti mostruosi [...]. Guardatemi bene, Signor Holmes, io non ho occhi. Che cosa abbiamo fatto a Dio, voi e io, perché uno di noi possieda quest'organo e l'altro ne sia privo?

(Denis Diderot, Lettera sui ciechi ad uso di coloro che vedono)

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