| Una raffigurazione del diavolo su una carta da gioco |
Con l'affermarsi del cristianesimo la rappresentazione degli elementi mostruosi si lega alla concezione del timor di Dio, soprattutto quello terribile e vendicativo del
Vecchio Testamento. Il concetto di punizione divina viene talvolta enfatizzato proprio da una tematica ispirata all'orrore. La rappresentazione del
demonio, per esempio, è frequentemente ispirata all'idea del mostro, del bestiale, incute orrore ed esprime la malvagità del diavolo attraverso la bruttezza.La netta divisione tra bene e male, paradiso e inferno, genera una serie di rappresentazioni di mostri buoni e cattivi. Anche la raffigurazione di un angelo è in fondo un monstrum, nel senso etimologico latino: l'angelo è una manifestazione divina, deriva da un vocabolo greco che significa "messaggio", è un'improvvisa e soprannaturale manifestazione che genera stupore e meraviglia, in un primo momento, e poi rassicurazione, dopo che si è manifestato nel suo carattere positivo. Basta citare l'annunciazione dell'angelo Gabriele a Maria: Entrando da lei, disse: "Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te". A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse tale saluto. L'angelo le disse: "Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio..." (Luca 1, 26-30). Anche la rappresentazione dell'angelo come uomo alato è un monstrum positivo e rassicurante, che corrisponde all'esatto contrario del diavolo (un angelo decaduto), anch'esso alato ma connotato da aspetti bestiali, orrendi e di diversa natura. (AZ) |
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