Particolare di Crono divora i suoi figli, Goya. Crono era il più giovane dei Titani |
![]() Durante il regno di Urano, spinti dalla madre Gaia, si ribellavano al padre. Crono, il più giovane fra i Titani, coglieva di sorpresa il padre, lo mutilava e gli rubava lo scettro inaugurando un nuovo regno. Presa in moglie la sorella Rea generava un gran numero di figli che si affrettava a ingoiare appena nati, per il timore di subire lo stesso destino di Urano. Ma Rea riusciva a salvare l'ultimo di essi, Zeus, porgendo a Crono, che ingannato la ingoiava, una pietra avvolta in fasce. Zeus, cresciuto in età e in forze, assaliva il padre e lo obbligava a rigettare tutti i figli ingoiati che, essendo immortali, tornavano tutti vivi alla luce. Prima di sostituirlo sul trono doveva però sopportare l'assalto di alcuni Titani insorti per vendicare il fratello e contrari al nuovo ordine di Zeus. Questa guerra, detta Titanomachia, durata dieci anni, finiva con la vittoria di Zeus grazie all'aiuto dei giganteschi Ecatonchiri e alle saette fabbricate per lui dai Ciclopi che da questo momento divengono i fabbri divini. "Gli antichi Titani al ciel rubelli" (Eneide, VI, 866), sconfitti, vengono rinchiusi nel Tartaro. Analoga sorte subivano i Giganti mostri nati dalle gocce del sangue di Urano, mutilato da Crono, i quali osarono dare la scalata all'Olimpo sovrapponendo il monte Ossa al Pelio. (MdR) |
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