Si può dire “ma però”?

Non c’è una ragione per evitare un rafforzativo come “ma però”, che si trova anche in molti autori, da Dante a Manzoni; condannare questa espressione è una leggenda grammaticale illogica.

“Ma però” viene spesso condannato come inutile ripetizione dello stesso concetto, eppure il pleonasmo è un artificio retorico che consiste proprio nel rafforzare attraverso una ripetizione, e perché allora non si condannano anche espressioni come “ma invece”?

La leggenda grammaticale che biasima “ma però” è falsificata anche dalla storia della letteratura, se non si vuol correggere Dante (“Lo caldo sghermitor sùbito fue; ma però di levarsi era neente, sì avieno inviscate l’ali sue”), Manzoni (“…ma però, a parlarne tra amici, è un sollievo”) e tanti altri autori tra cui Verga, Tasso e Alfieri.

Per saperne di più → Si può dire “ma però”? E altri dubbi su “ma”.

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