Anche se il gn perlopiù non va mai fatto seguire dalla i (gnocco, gnomo…), nel caso della coniugazione dei verbi che terminano in -gnare ci sono forme come sogniamo (dove la i fa parte della desinenza verbale: sogn-iamo è come am-iamo, e omettere la i non è elegante, anche se è diffuso). Questa i non si pronuncia e anche se qualche grammatica tollera la forma senza i, non è consigliabile ometterla in un buon italiano, sia nel caso della prima persona plurale dell’indicativo, sia soprattutto in quella del congiuntivo (che noi sogniamo).
Lo stesso vale per verbi come accompagnare, disegnare, bagnare, vergognare… che fanno accompagniamo, disegniamo, bagniamo, vergogniamo…
Per approfondire i casi del “gn” seguito da “i” (es. compagnia) → Le regole per combinare le lettere nella formazione delle parole.