■ Cosa sono i nomi falsi alterati? ■ Che differenza c’è tra: baleno/balena ■ banco/banca ■ busto/busta ■ calco/calca ■ caso/casa ■ cavo/cava ■ colpo/colpa ■ latte/latta ■ mostro/mostra ■ palmo/palma ■ mento/menta ■ pianto/pianta ■ pizzo/pizza ■ porto/porta ■ pupillo/pupilla ■ razzo/razza ■ torto/torta?
Alcuni nomi hanno il loro genere fisso, e il genere grammaticale non sempre coincide con il sesso di ciò che designa (la guardia può essere un uomo, ma il canguro è una femmina, quando ha il marsupio). Altri si possono volgere dal maschile al femminile, come gatto e gatta o ministro e ministra (vedi → “Il sessismo della lingua e la femminilizzazione delle cariche“).
Ci sono poi nomi che presentano un falso cambiamento tra il maschile e il femminile, in realtà in questo passaggio di genere cambia completamente il significato, per esempio:
● l’arco e l’arca;
● il baleno e la balena;
● il banco e la banca;
● il busto e la busta;
● il calco e la calca;
● il capitale e la capitale;
● il caso e la casa;
● il cavo e la cava;
● il colpo e la colpa;
● il latte e la latta;
● il mostro e la mostra;
● il palmo e la palma;
● il mento e la menta;
● il pianto e la pianta;
● il pizzo e la pizza;
● il porto e la porta;
● il pupillo e la pupilla;
● il razzo e la razza;
● il torto e la torta.