Monosillabi che cambiano significato con l’accento

■ Quali sono i monosillabi che vogliono l’accento? ■ Che differenza c’è tra “te” e “tè”? ■ Che differenza c’è tra “di” e “dì”? ■ Che differenza c’è tra “ne” e “né”? ■ Che differenza c’è tra “da” e “dà”? ■ Che differenza c’è tra “si” e “sì”? ■ Che differenza c’è tra “se” e “sé”?

In linea di massima, nei monosilabi l’accento grafico non si mette: avendo una sola sillaba è chiaro dove l’accento va a cadere, sull’unica vocale esistente.

Tuttavia, si usa per distinguere tra loro monosillabi omofoni (dallo stesso suono) ma con diverso significato, e bisogna perciò fare attenzione in questi casi, quando si scrive.

Di seguito un elenco di questi monosillabi che cambiano significato a seconda dell’accento, ed è importante anche fare atenzione agli accenti acuti per esempio di e da quelli gravi che distinguono il pronome te dal che si beve (come il caffè).

e (congiunzione) egli è (verbo)
da (preposizione) egli (verbo)
si (pronome o nota musicale) (affermativo)
se (congiunzione) (pronome)
te (pronome) (bevanda)
ne (pronome/avverbio) (negazione)
di preposizione (giorno) e o di’ (verbo dire)
li (= loro) e la (articolo o nota musicale) e là (luogo)
che (pronome/congiunzione) ché (nel senso di poiché)
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