■ Quando si usano i puntini di sospensione? ■ Se i puntini di sospensione chiudono la frase è necessario aggiungere il punto fermo? ■ Si possono scrivere in numero superiore a tre per rafforzare il senso di continuità? ■ Si possono usare solo due puntini di sospensione invece di tre? ■ Dopo i puntini di sospensione si procede con la maiuscola? ■ Si possono associare i puntini di sospensione a ecc. o eccetera? ■ Meglio scrivere ecc. o etc.?
I puntini di sospensione si usano:
● per indicare che un elenco di esempi può continuare: il mio equipaggiamento comprende zaino, piccozza, corda, ramponi…
● per lasciare il discorso in sospeso: non ricordo…
● a volte per marcare un’allusione che non viene esposta: con il mestiere che fa… (lascia intendere all’interlocutore di che mestiere si tratti);
● in alcuni casi per indicare tra parentesi un’omissione di una parte di un testo citato: “Quel ramo del lago di Como (…) vien (…) a ristringersi” (talvolta si usano indifferentemente anche le parentesi quadre).
Quando i puntini di sospensione chiudono una frase è necessario iniziare la successiva con la lettera maiuscola, perché costituiscono una pausa forte come quella del punto fermo. Se invece si utilizzano all’interno di un discorso senza chiudere il periodo… si prosegue normalmente con la minuscola.
Tra gli errori più frequenti nell’uso dei puntini di sospensione si registrano:
● metterne solo due (..), o più di tre (…..): i tre puntini di sospensione, come i tre porcellini, sono sempre e solo tre;
● quando chiudono il discorso non bisogna aggiungere il punto fermo e farli diventare quattro;
● davanti a un elenco che termina con i puntini di sospensione non si deve associare la parola eccetera (né prima …eccetera, né dopo eccetera…): hanno il medesimo significato e sarebbe ridondante, quindi o si mettono i puntini o si mette ecc., e mai ecc… (quanto a etc. è un’abbreviazione che scomoda inutilmente il latino et cetera che è sempre meglio evitare in buon italiano, è tipica dei registri burocratici; vedi anche → Meglio scrivere “eccetera”, “ecc.” o “etc.”?);
● quando chiudono un elenco non si deve inserire la e prima dell’ultima parola (zaino, piccozza, corda e ramponi…): la e finale serve per introdurre l’ultimo elemento, ma nel caso in cui ci sono i puntini l’ultimo elemento è lasciato in sospeso;
● l’abuso dei puntini di sospensione, e il loro prevalere sulla punteggiatura normale, come avviene soprattutto in Rete (es. sono andato al mare… c’era un sacco di gente… non si riusciva a trovare posto… ed è stato uno strazio…). Vanno usati con moderazione e solo se indispensabili, altrimenti si conferisce al discorso un tono da fumetto e sgrammaticato.