I verbi irregolari: la coniugazione di fare

■ Perché “fare” viene considerato da molte grammatiche tra i verbi della seconda coniugazione? ■ Come si coniuga il verbo fare? ■ Come si comportano i composti di fare? ■ Si dice “io disfo” o “io disfaccio”? ■ Meglio dire “disfacevo” o “disfavo”? ■ Si dice “io soddisfarò” o “io soddisferò”?

Fare (come andare, dare e stare) è uno dei pochi verbi irregolari che terminano in –are.

Molte grammatiche, ma non tutte, preferiscono includere fare nei verbi della seconda coniugazione che terminano in -ere, perché è una contrazione del latino facere e nelle sue flessioni si comporta in modo simile.

Al di là dei criteri di classificazione, di seguito è possibile vedere come si coniuga nei tempi semplici (quelli composti si formano regolarmente con l’ausiliare avere).

Seguono la coniugazione di fare anche i composti: assuefare, contraffare, liquefare, rifare, sopraffare

Tuttavia, mentre si dice comunemente assuefaccio, contraffaccio… (le forme assuefò o contraffò non sono molto in uso), in alcuni casi soddisfare e disfare hanno sviluppato anche forme proprie, per esempio soddisfare al presente fa anche soddisfo, al futuro fa anche soddisferò, al congiuntivo anche soddisfi, al condizionale anche soddisferei.
Allo stesso modo disfare all’indicativo presente fa disfo oltre a disfaccio e si sono diffuse forme come disferò, al futuro, o disferei al condizionale (invece di disfarò e disfarei), il che non significa che le forme disfaccio, disfarò e via dicendo siano sbagliate, ma circolano anche altre forme che tendono a distaccarsi dalla regola.

Benché alcune forme come disfavo invece che disfacevo o disfassi invece che disfacessi siano ormai diffuse nel parlato e non solo, non sono molto eleganti ed è meglio usare le forme che seguono la coniugazione di fare.


Coniugazione:

Fare (ausiliario: avere)

Indicativo

presente:
io faccio (o fo, raro),
tu fai,
egli fa,
noi facciamo,
voi fate,
essi fanno;

imperfetto:
io facevo,
tu facevi,
egli faceva,
noi facevamo,
voi facevate,
essi facevano;

passato remoto:
io feci,
tu facesti,
egli fece,
noi facemmo,
voi faceste,
essi fecero;

futuro:
io farò,
tu farai,
egli farà,
noi faremo,
voi farete,
essi faranno.

Congiuntivo

presente:
che io faccia,
che tu faccia,
che egli faccia,
che noi facciamo,
che voi facciate,
che essi facciano;

imperfetto:
che io facessi,
che tu facessi,
che egli facesse,
che noi facessimo,
che voi faceste,
che essi facessero.

Condizionale

presente:
io farei,
tu faresti,
egli farebbe,
noi faremmo,
voi fareste,
essi farebbero.

Imperativo

(io) …
(tu) fa (o fa’ e fai),
(egli) faccia,
(voi) fate,
(noi) facciamo,
(essi) facciano.

Participio presente: facente; participio passato: fatto.
Gerundio: facendo; infinito: fare

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