■ Cosa sono i falsi accrescitivi. ■ Fumo e fumetto hanno la stessa origine? ■ Spaghetti è un diminutivo di spago? ■ Tacchino è il diminutivo di tacco? ■ Gazzetta è il vezzeggiativo di gazza? ■ Quali sono i falsi alterati che hanno lo stesso etimo anche se i significati divergono? ■ Quali sono i falsi alterati casuali? ■ Polpaccio è un dispregiativo di polpo? ■ Foca ha la stessa etimologia di focaccia? ■ Cavallone deriva da cavallo? ■ Cero, cerino e cerotto hanno a che fare con la cera?
Ci sono nomi che sembrano alterazioni di un nome primitivo, ma lo sono solo in apparenza.
Tra questi, alcuni hanno un’origine che effettivamente ha una derivazione comune, anche se nell’uso odierno si è perso questo legame antico che univa le due parole a un’alterazione e a uno stesso significato.
Per esempio, cerino e cerotto non sono alterazioni di cero (candela), ma tutti e tre derivano da cera: il cerotto arriva dal greco kerotón , cioè “unguento di cera”, in latino cerotum, così come il cerino è un fiammifero dal bastoncino di cera e il cero è fatto della stessa materia. Allo stesso modo aquilone, calzone o cavallone, sono nati dagli accrescitivi di aquila, calza e cavallo, mentre il fumetto era come una nuvola di fumo che usciva dalla bocca dei personaggi, e gli spaghetti somigliavano allo spago.
Altre volte le similitudini sono assolutamente casuali e hanno un’etimologia slegata. Per esempio focaccia o polpaccio non sono forme spregiative di foca e di polpo.
● Tra questi ultimi falsi accrescitivi ci sono:
baro e barone
botto e bottone
bullo e bullone
burro e burrone
gallo e gallone
lampo e lampone
mago e magone
matto e mattone
monte e montone
torre e torrone.
● Tra i fasi diminutivi o vezzeggiativi ci sono
asta e astuccio
botte e bottino
collo e collina
gazza e gazzetta
merlo e merluzzo
naso e nasello (nel senso del pesce, nel caso dell’appoggio degli occhiali deriva da naso)
posto e postino
pulce e pulcino
rapa e rapina
rubino e rubinetto
tacco e tacchino.