■ Il congiuntivo si usa solo nelle frasi dipendenti? ■ Quali sono gli usi del congiuntivo nelle frasi autonome? ■ Quando si dà del lei a più interlocutori si deve dare del voi o del loro? ■ Cosa sono il congiuntivo permissivo o esortativo? ■ Il congiuntivo si può usare come un imperativo? ■ Cos’è il congiuntivo dubitativo? ■ Cos’è il congiuntivo concessivo?
Anche se molto spesso è un modo che si usa nelle frasi subordinate (cioè quelle che non si reggono da sole, ma dipendono da una frase principale, es. voglio → che tu faccia presto), il congiuntivo si può usare anche nelle frasi autonome e indipendenti, cioè quelle che si reggono da sole. Per esempio lo usiamo quando diamo del lei al nostro interlocutore: entri.
Più nel dettaglio, l’uso autonomo del congiuntivo si ritrova:
● nel dare del lei a chi ci rivolgiamo (si sieda, venga) e al plurale del loro (si siedano, vengano), che si fa sempre alla terza persona: non si usa dire “tu venga” o “ti sieda”.
Quando gli interlocutori sono più di uno non si dovrebbe dire (voi) “venite” o “entrate”, in questo caso siamo di fronte al plurale di tu (seconda persona) e del verbo all’indicativo, mentre la forma reverenziale (di rispetto) prevede il lei e il loro (per saperne di più → “Dare del tu, del lei, del loro e del voi“);
● nelle esortazioni (congiuntivo esortativo); è molto simile all’uso del congiuntivo per dare del lei, perché esprime un’esortazione (per es. entri il prossimo, mi dica), e questo uso a volte può essere etichettato anche come congiuntivo permissivo quando è seguito da “pure”: mangi pure, entri pure;
● nel porre dei dubbi (non mi risponde, che a quest’ora dorma?), cioè il congiuntivo dubitativo;
● nel formulare delle concessioni (che faccia pure quel che crede!; che dica pure quel che vuole!);
● talvolta nell’espressione di ordini: che vada subito a mettersi la cravatta!
● in certe esclamazioni: sapessi! Aveste visto (come era vestito)!
● nell’augurare qualcosa (congiuntivo di desiderio): magari potessi volare! Fosse vero! Che il Signore sia con te!