■ Cosa sono le esclamazioni o interiezioni? ■ Quali sono le sono le esclamazioni proprie? ■ Quali sono le sono le esclamazioni improprie? ■ Quali sono le sono le locuzioni esclamative? ■ Cosa sono le onomatopee? ■ “Oddio” è una locuzione esclamativa? ■ “Andiamo”, anche se è un verbo, può essere usato come una locuzione esclamativa? ■ Si può scrivere una parola come “brr””? ■ “Chicchirichì” è un’onomatopea?
Le interiezioni (dal latino interjectio, cioè “intromissione”), dette anche esclamazioni, sono parti invariabili del discorso che esprimono stati d’animo come stupore, gioia, meraviglia, dolore e altri ancora.
Le esclamazioni proprie possono essere: ah, eh, ih, oh, uh, ahi, ehi, ohi, ehm, uhm… e altre di stile fumettistico, spesso seguite dal punto esclamativo: toh! Uffa!
Le esclamazioni improprie sono invece costituite da nomi, aggettivi e altre parole, anche verbi, usate con senso di esclamazione: evviva! Urca! Ciao! Zitto! Fuori! Andiamo! Scusa! Esatto! Bello!
A volte queste esclamazioni sono espresse da locuzioni esclamative, che di solito sono frasi fatte come: santo cielo! Oddio! Al diavolo! Al ladro! Al fuoco! Mamma mia! Guai a te! Mio Dio!
Le onomatopee
In questa categoria di parti invariabili del discorso rientrano anche le onomatopee, cioè quelle parole costituite da sequenze di caratteri che riproducono determinati suoni o rumori e vengono usate come interiezioni o esclamazioni. Per esempio brr, un brivido, il drin di un campanello, il bum di un’esplosione o il dindon delle campane, e ancora i versi degli animali (chicchirichì, bau, miao, cra cra), ma anche sob, gulp e tutto il repertorio dei fumetti, molto spesso espresso in inglese (wow, smack).
Vedi anche → “Il linguaggio degli animali nelle onomatopee” e “I rumori delle onomatopee“