Le parentesi

■ Quando si usano le parentesi? ■ Quando si fa un’omissione in una citazione si usano le parentesi tonde o quadre? ■ Che differenza c’è tra le parentesi tonde e quelle quadre? ■ Quando si usano le parentesi quadre? ■ Se una frase tra parentesi chiude la frase, il punto si mette dentro o fuori? ■ La virgola precede o segue un inciso tra parentesi? ■ Le parentesi quadre si possono usare all’interno di quelle tonde?

Le parentesi tonde si usano per gli incisi (come il trattino lungo o le virgole), ma hanno un “potere di separazione” più marcato e si preferiscono quando l’inciso è una spiegazione che spezza la linearità del discorso.


Si possono usare per esempio:

per indicare un autore dopo una citazione: “Nel mezzo del cammin di nostra vita” (Dante);
per altre indicazioni da aggiungere senza appesantire la frase: “Italo Calvino (1923-1985)”;
per rimandi interni a un testo: (vedi paragrafo X);
per segnalare un’omissione all’interno di una citazione con i puntini di sospensione (…), altre volte riportate invece con le parentesi quadre […].

Quando si aprono vanno sempre chiuse, tranne nel caso degli elenchi numerati, e in questi casi sono sempre precedute dai numeri o dalle lettere dell’alfabeto: 1) 2)… oppure a) b)…

A volte le parentesi si usano anche per scrivere il copyright (C) o i marchi registrati come (R) e (TM), che più elegantemente si sotituiscono con i simboli che si trovano tra i → Caratteri speciali della tastiera: ©, ® e .

La punteggiatura associata alle parentesi

Prima delle parentesi di apertura e chiusura non si usa la punteggiatura (e non si lasciano mai spazi bianchi all’interno tra le parentesi e le parole), e la virgola, se necessaria, è da porre dopo la parentesi di chiusura e non prima di quella di apertura:

● Sono stanco (ho corso tutto il giorno), mi merito un po’ di riposo;
e non:
Sono stanco, (ho corso tutto il giorno) mi merito un po’ di riposo”.

Analogamente, bisogna sempre evitare la punteggiatura prima della parentesi di chiusura tranne quando la frase è un inciso compiuto e indipendente:

Sapevo che stava per suonare il campanello. (Lo avevo visto arrivare dalla finestra.)

Oppure quando si vuole inserire un punto interrogativo o esclamativo che si riferisce al testo interno:

Si dice (sarà vero?) che sia un brigante (incredibile!).

Le parentesi quadre

Le parentesi quadre, al contrario di quanto avviene in matematica, si possono usare all’interno delle parentesi tonde se servono ulteriori parentesi:

(là [avverbio] si scrive sempre con l’accento.)

Ma è meglio evitarlo e non abusarne, la scrittura non è algebra.

Si usano anche come parentesi editoriali, per esempio:

● per aggiungere una parola mancante in una citazione: “Pur di stare con lui [il signor Mario] avrebbe fatto di tutto”;
● per indicare che in una citazione c’è una lacuna che si riporta così com’è; oppure un refuso che si trascrive come nell’originale (e si scrive in questo caso sic, cioè “così” in latino): “Il zafferano [sic] è una spezia”;
● a volte si possono usare per indicare delle omissioni di parte di una citazione […], ma altre volte si trovano anche le parentesi tonde con questa stessa funzione (…);
● talvolta racchiudono le sigle NdR, NdT e NdA che rispettivamente indicano, di solito come note a piè pagina, le note del redattore, del traduttore o dell’autore.

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