■ Perché si dice “so che è” ma “non so se sia””? ■ Perché si dice “sono sicuro che è” ma “non sono sicuro che sia”? ■ Meglio dire “non ti ho raccontato perché ha fatto tardi” o “non ti ho raccontato perché abbia fatto tardi”?
L’indicativo si usa per esprimere certezze e il congiuntivo è invece più adatto per esprimere il mondo della possibilità, dunque davanti a verbi come dire, affermare, constatare, dichiarare, vedere, sentire, accorgersi, scoprire, spiegare… seguiti da che si usa sempre l’indicativo:
● ho visto e sentito che Marco ha fatto un tuffo
● ti ho detto che ho preso il tram
● si è accorto che era in ritardo…
Tuttavia, in alcuni casi, si può usare il congiuntivo in presenza di una negazione che cambia le cose, per esempio:
so che ha (e mai abbia) un vestito
nuovo
al negativo si può esprimere preferibilmente con:
non so se abbia un vestito nuovo
(è più corretto ed elegante di non so se ha un vestito nuovo).
In questo costrutto il che si trasforma in se, e il verbo sapere, al negativo, perde la sua oggettività e si trasforma in un verbo che esprime un’incertezza. Lo stesso vale per un’espressione come:
sono sicuro che ti sei sbagliato
che al negativo si può rendere meglio con:
non sono sicuro che ti sia sbagliato.
Ciò non vale solo per le frasi introdotte da che, ma anche da altre congiunzioni, per esempio:
● ti ho raccontato perché ho deciso di non andare al lavoro
● non ti ho raccontato perché avessi deciso/ho deciso di non andare al lavoro.
La scelta del congiuntivo in questi casi non è obbligatoria, ma più elegante.
Questo articolo è tratto da:
Antonio Zoppetti,
Sos congiuntivo for dummies,
Hoepli, Milano 2016.