Il modo infinito

■ Perché l’infinito è un modo indeterminato? ■ Quali sono i tempi dell’infinito? ■ Quando si può usare l’infinito al posto dell’imperativo? ■ Quali sono esempi di frasi con l’infinito negativo al posto dell’imperativo? ■ Quali sono esempi di frasi con l’infinito presente? ■ Quali sono esempi di frasi con l’infinito passato?

L’infinito è un modo indefinito o indeterminato (come il participio e il gerundio), e cioè non ha una persona di riferimento.

I suoi tempi sono due: il presente (es. mangiare), che è la forma del verbo che rappresenta il lemma o la voce riportata nei dizionari come paradigma, e il passato (avere mangiato) che è composto dall’ausiliare (essere o avere) e dal participio passato.

Nelle frasi dipendenti questi tempi si concordano con quelli della principale a seconda della contemporaneità o posteriorità dell’azione, e l’infinito presente si trova in espressioni come:

● credo di mangiare sano (contemporaneità nel presente);
● credevo di mangiare sano (contemporaneità nel passato);
● spero di arrivare puntuale (posteriorità rispetto al presente);
● speravo di arrivare puntuale (posteriorità rispetto al passato).


L’infinito passato si trova invece in espressioni come:

● credo (adesso) di aver mangiato sano (prima);
● spero di essere arrivato puntuale (poco fa).


Nelle frasi negative l’infinito presente viene usato come imperativo: non fumare, e può avere lo stesso valore anche in locuzioni indeterminate come lasciare libero il passaggio, rifare la camera.

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