Il modo participio

■ Perché il participio è un modo indeterminato? ■ Quali sono i tempi del participio? ■ Perché si dice i bambini sono andati (participio plurale) ma i bambini hanno mangiato (participio singolare)? ■ Il participio è solo una forma verbale? ■ Amante è un sostantivo o un participio presente?

Il participio è un modo indefinito o indeterminato (come l’infinito e il gerundio) perché non ha una persona di riferimento, anche se nel passato si può concordare nel genere e nel numero in alcuni casi.

Ha due tempi:

● il presente, per esempio amante, cioè “colui che ama”,
● e il passato, per esempio amato, che si usa nei tempi composti dei verbi appoggiandosi agli ausiliari avere o essere: ho mangiato, sono andato.

Quando il participio passato forma i tempi composti con l’ausiliare essere, di solito concorda con il nome a cui si riferisce per genere e numero, per esempio:


il bambino è andato dalla mamma;
la bambina è andata;
i bambini sono andati;
le bambine sono andate.

Ciò vale anche per le forme passive:
il melone è mangiato;
i meloni sono mangiati;
la mela è mangiata;
le mele sono mangiate.

Con l’ausiliare avere rimane invece invariato:

il cane ha mangiato;
i cani hanno mangiato;
la gatta ha mangiato;
le gatte hanno mangiato.

Un participio, preso da solo, non è solo un verbo, diventa anche nome o aggettivo: passante (cioè “colui che passa”) è anche una persona che transita, oppure un passante ferroviario, così come un colorante (ciò che colora) può essere una vernice. Lo stesso vale per il participio passato: il passato è ciò che è già trascorso, e colorato è anche un aggettivo.

Vedi anche
→ “L’urlo ci ha spaventato o ci ha spaventati? Come concordare il participio passato
→ “Ho potuto o sono dovuto andare? Gli ausiliari nelle locuzioni verbali

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