Il punto e virgola

■ Quando si usa il punto e virgola? ■ Scegliere il punto e virgola o la virgola è sempre soggettivo ed equivalente? ■ Che differenza c’è tra punto e virgola e punto fermo? ■ Dopo il punto e virgola si usa la maiuscola? ■ Quando si usa il punto e virgola negli elenchi?

Il punto e virgola si impiega per conferire una separazione maggiore di quella della virgola, ma non forte come nel caso del punto. Dopo questo segno di interpunzione si procede con la minuscola.

Anche se di solito è usato di rado, rispetto alla virgola è indispensabile quando nella frase c’è un cambio di soggetto. Per esempio:


la gatta si sistemò su una pila di libri; questa cominciò a barcollare per il peso.

In questo caso la virgola sarebbe insufficiente. In alternativa si può mettere il punto.

È consigliabile usare il punto e virgola anche quando ci sono degli elenchi che includono sottoinsiemi, per esempio:


la redazione è composta da Marco, il redattore; Sara, la grafica; e Maurizio, il direttore.

Usare la virgola sarebbe meno elegante e farebbe apparire la frase meno chiara: si potrebbe pensare che “Marco” e “il redattore” siano persone diverse.

Anche negli “elenchi punto” si usa preferibilmente il punto e virgola per separare ogni voce, tranne l’ultima che richiede il punto fermo; per esempio:

ingredienti per la torta:

● burro;
● uova;
● farina.

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