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■ Cos’è la fonte o il font di un testo? ■ Che differenza c’è i caratteri con le grazie e senza grazie? ■ È consigliabile usare il Comic? ■ Meglio usare i caratteri di sistema come il Times e l’Arial o quelli speciali? ■ La scelta di carattere dipende anche dallo scrivere per la carta o per il Web? ■ Cos’è il corpo di un testo? ■ Qual è il carattere più utilizzato nei libri?
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Per scrivere un testo con un programma di videoscrittura esiste una vasta gamma di caratteri di stampa o fonti (in inglese font) che a loro volta possiedono un corpo (cioè una dimensione), uno stile (normale, corsivo, grassetto…) e altre caratteristiche come il colore.
Il testo è poi impaginato con una sua giustificazione.
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La fonte è il tipo di carattere che si può decidere di utilizzare. Ci sono quelle con le grazie (i tratti terminali che marcano i caratteri ben visibili per esempio sulla T o sulla N), per esempio il Times New Roman, il Garamond, il Georgia o il Courier che imita i caratteri delle macchine per scrivere che si utilizzavano prima della rivoluzione digitale; altre fonti sono invece senza grazie e più arrotondate come l’Arial o il Verdana, e poi c’è il Comic, adatto agli scritti per bambini (di pessimo gusto e controproducente per la scrittura professionale). Molti altri caratteri sono adatti per realizzare scritte di impatto grafico più che per la scrittura dei testi.
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Quando si scrive un testo che sarà impaginato e trattato da altri, per esempio una redazione, la cosa migliore è non preoccuparsi della fonte. Solitamente le case editrici richiedono testi in Times New Roman (quello spesso predefinito) con giustificazione a bandiera (l’impaginazione è infatti a loro cura).
Se invece dovete produrre un testo che stamperete da soli, da pubblicare in Rete o da far circolare sulla carta, dovrete cercare di dargli anche una forma piacevole e impaginarlo da soli.
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La scelta del carattere non dipende solo dal gusto personale, ma anche dall’obiettivo del testo, dal destinatario e dal supporto su cui sarà letto.
In linea di massima meglio usare i caratteri più comuni e diffusi; il Times New Roman non è considerato molto elegante sulle pagine Web, e può essere più adatto il Verdana o l’Arial (senza grazie) oppure il Garamond o il Georgia (con le grazie), che sono molto chiari e utilizzati anche per la carta. Il Garamond è di solito il carattere più utilizzato nei libri. Comunque esiste una vastissima gamma di altre possibilità; spesso le differenze rispetto a questi caratteri principali sono leggere e ognuno può scegliere quella che preferisce a seconda dei gusti e degli scopi, con un po’ di buon senso: usare il Comic, adatto ai bambini, per un lavoro professionale è controproducente.
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Quando si scrive per la Rete è bene non utilizzare caratteri speciali, ma ricorrere a quelli di sistema più diffusi. Se utilizzate una fonte particolare che possedete solo voi, è possibile che la pagina che leggerà un altro utente in Rete carichi un altro tipo di carattere, e non quello che visualizzate voi e che sta solo sul vostro sistema.
Dopo avere scelto il tipo di carattere, potete impostare il corpo del testo, cioè la dimensione dei caratteri. Quello di sistema è di solito il Times a 12, e questa dimensione è quella comunemente più utilizzata anche per gli altri caratteri, ma per i titoli, per esempio, potete aumentarlo a 14 o anche a 16, dipende dal testo e dagli intenti.