I caratteri della tastiera e lo spazio

■ Quando si usa lo spazio bianco? ■ Perché bisogna evitare i doppi spazi? ■ Quando si usa la e commerciale (&)? ■ Perché il cancelletto (#) è impropriamente detto hastag? ■ Per scrivere 1° si usa lo stesso carattere dei gradi centigradi (°)?

Quando si scrive non si ha a che fare solo con le lettere dell’alfabeto, ci sono anche i caratteri accentati (é, è), i segni che servono per la punteggiatura, l’apostrofo e moltissimi altri caratteri.

Anche lo spazio bianco è un carattere: la barra spaziatrice serve per separare le parole. In generale non va mai messo prima della punteggiatura, e non si mette mai per separare le parentesi o le virgolette dalla parola che racchiudono.

Quando si scrive è bene evitare di usare i doppi spazi all’interno del testo: essendo a tutti gli effetti caratteri, scombinano l’impaginazione o creano una separazione tra le parole eccessiva. Anche il carattere della tabulazione (talvolta indicato sulla tastiera con tab, o con il simbolo della freccia) è da evitare nei testi che devono poi essere giustificati e impaginati, perché introduce una serie di spazi fissi che rimaneggiando il testo possono creare spaziazioni errate.

Tra i caratteri non alfabetici più frequenti presenti sulla tastiera ci sono i simboli delle monete (, £, $), il percento (%) o la “e commerciale” (&) che è sempre meglio evitare quando si scrive in italiano: se non fa parte di un nome proprio (es. il gruppo musicale Kim & The Cadillacs) si sostituisce con la “e” normale (mentre in inglese equivale a “and”). Il simbolo ° si usa per indicare per esempio i gradi centigradi (10 °C), anche se spesso si usa per semplicità anche come indicatore dei numeri ordinali (1°, 2°… al femminile sostituito da una “a” in apice, 1ª = prima); per essere pignoli sarebbero due caratteri leggermente differenti (se le fonti scelte e i programmi di scrittura li supportano), e “primo” corrisponderebbe a una piccola o, più ovale.

Ci sono poi altri caratteri che nell’era di Internet sono diventati imprescindibili, per esempio la chiocciola (@) che si impiega negli indirizzi di posta elettronica o il cancelletto (#), impropriamente detto anche hastag (ma in inglese si chiama hash, e hashtag è un composto con tag = etichetta) che, posto prima di una parola, serve per creare una categoria o un’etichetta che si può inserire e rintracciare su varie piattaforme sociali.

Infine, bisogna tenere presente che possono servire moltissimi altri caratteri che non sono presenti sulla tastiera e che all’occorrenza vanno individuati e inseriti cercandoli tra i simboli e i caratteri speciali.

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