Perché si dice “io guardo”, ma non si può dire “lui guarda io”?

Il pronome personale “io” si può usare solo quando è soggetto, se è complemento oggetto si trasforma in “me”.


La prima persona singolare del pronome io è sempre soggetto (es. io guardo te), quando diventa un complemento si trasforma in me (tu guardi me). Lo stesso vale per tu che diventa te e egli che diventa lui o . Queste forme, dette forti, possono diventare forme deboli quando sono espresse da mi, ti e gli, che perdono questo accento marcato forte e si possono trasformare in suffissi enclitici dall’accento debole (= che si aggiungono in fondo alla parola precedente appoggiandosi al loro accento), per esempio: dà a me si può trasformare in mi dai o anche dammi.

Per approfondire → I pronomi personali e le loro insidie.

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