“C” e “g” sono palatali o gutturali?

“C” e “g” sono palatali quando sono pronunciate dolci (cena, giallo), e gutturali quando sono dure (corsa, guaio).

L’articolazione delle consonanti dipende da come vengono prodotte con il movimento della bocca e della lingua: le palatali sono la c e la g dolci (cioè pronunciate come in cesto e gelato) e si chiamano così perché vengono articolate con la lingua che si poggia sul palato.

La c e g dure (come la q) di casa, gatto (e questo) sono invece dette gutturali, perché la lingua appoggia verso la gola

Per approfondire → Fonologia e fonetica.

Che cosa sono i fonemi?

I fonemi sono i suoni che pronunciamo nel parlare.

I fonemi sono i suoni che pronunciamo nel parlare, nello scandire una lettera e nella composizione delle parole. Ma non sempre uno stesso fonema corrisponde al grafema (cioè il segno scritto, le lettere) che utilizziamo per scriverlo, e da queste divergenze nascono i principali dubbi di pronuncia e di ortografia.

La “S” di sasso, per esempio, è pronunciata diversamente dalla “S” di sbaglio, mentre, viceversa, la “C” dura di cuore si pronuncia allo stesso modo della “Q” di quadro, anche si scrivono diversamente.

Per entrare nei dettagli → Fonologia e fonetica.

Come si pronuncia la W?

La pronuncia della W dipende dalla lingua di provenienza: nelle parole italianizzate (wafer, walzer) si legge come una “v”; in quelle inglesi si pronuncia “u” (week-end, whisky).

La “w” (doppia vu o doppia vi, ma anche vu doppia) si pronuncia v nelle parole italianizzate (Walter, Wanda, wafer) e nella lingua tedesca (Wagner, walzer), mentre in inglese si pronuncia u (week-end, download, welfare, western e whisky).

Tuttavia, il “water” si pronuncia con la “v”, perché è una parola entrata da tanto tempo per via scritta che si è affermata con la pronuncia all’italiana.

Da sola e maiuscola W è poi l’abbreviazione di “viva” e così si legge e pronuncia (es. W l’Italia!).

Per approfondire → La pronuncia delle lettere.

Che cosa sono i grafemi?

I grafemi sono i segni scritti, le lettere che impieghiamo per trascrivere i suoni.

Non sempre i grafemi (cioè i segni scritti, le lettere) coincidono perfettamente con i fonemi (cioè i suoni) che pronunciamo. Uno stesso simbolo grafico può infatti essere pronunciato in modi differenti, per esempio la “e” di pésca o di pèsca. Altre volte esistono invece grafemi diversi per indicare lo stesso suono, come nel caso di cuore e quadro. Da queste differenze nascono i dubbi di ortografia e di pronuncia.

Per saperne di più → Fonologia e fonetica.

Che cosa sono le labiali?

Le labiali sono le consonanti che articoliamo con le labbra.

L’articolazione delle consonanti dipende da come vengono prodotte con il movimento della bocca e della lingua: le labiali sono p, b, f, v, m, e si chiamano così perché vengono articolate con le labbra.

Per approfondire → Fonologia e fonetica.

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